Tutte le 10 vetrate delle finestre laterali hanno una struttura figurativa invariata: racchiudono tre quadri disposti in verticale, tra i quali il primo nel senso logico è quello in alto. Nella cuspide che sormonta i tre quadri c’è un simbolo, che in qualche modo sintetizza il contenuto.
La prima vetrata è uno squarcio sulla forza creatrice della Parola di Dio. L’assemblea liturgica è il luogo nel quale la potenza della divina Parola continua a operare salvezza, a edificare la Chiesa nella verità e nell’unità.
Primo quadro.
Con la sua Parola Dio ha creato ogni cosa (Gen. 1, 1-3s) finalizzando tutto all’uomo, immagine di Dio e vertice della creazione (cf. Gen. 1, 26-28). Con la sua Parola, che nel senso biblico è sempre accompagnata da un gesto salvifico - dal momento che la Parola di Dio non è solo voce, ma realizza sempre ciò che dice - Dio crea il suo popolo, lo lega a sé con un vincolo singolare alleanza; nella legge gli propone la strada della libertà (cf. Es 20,1-10); mediante l’azione dei profeti lo richiama, lo giudica, ne dirige le speranze (è bello il testo della preghiera eucaristica IV: «per mezzo dei profeti hai insegnato a sperare nella salvezza»).
Secondo quadro.
La parola più piena e completa che Dio pronuncia per l’uomo è Gesù Cristo (cf. Gv. 1,1-18): in Lui è racchiuso tutto quanto voleva dire e dare agli uomini, in Lui il Padre rivela il suo volto.
Egli è il nuovo Mosè che guida il popolo di Dio e che dona ad esso la nuova legge (cf. Mt. 5,1-12, le beatitudini) dalla quale nasce una nuova umanità.
Terzo quadro.
Nella liturgia della Parola durante la Messa, la Chiesa accoglie il disegno di Dio, di cui Cristo è il centro, e sente avverarsi nell’oggi gli eventi di salvezza che la parola divina proclama. Mettendosi in religioso ascolto della Parola la comunità radunata incontra Gesù Cristo vivente, realmente presente nella proclamazione delle letture. Si legge così nell’Introduzione del Messale Romano: «Quando nella Chiesa si legge la S. Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente sulla sua parola, annunzia il Vangelo».
In questo modo la fede viene suscitata e alimentata, e la liturgia appare come luogo dell’incontro salvifico col Signore. Lo Spirito Santo viene effuso perché ciò che è annunciato trovi spazio di risonanza nella vita
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